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Con questo racconto si può dire io abbia avuto un vero "colpo di fulmine". Infatti la sua stesura è avvenuta quasi "per caso". Di solito tra la genesi di un racconto nella mia testa e la sua stesura pratica passa di fatto diverso tempo e, generalmente, benchè in testa mi frullino sempre diverse storie, mi dedico alla formulazione scritta di una sola di esse alla volta. Qui addirittura invece la storia mi è piombata in testa davvero dal nulla e pure nel bel mezzo della stesura di un'altra da molto più tempo elaborata.
Come al solito, galeotta fu la canzone. La canzone di questa volta, però, ha la particolarità che non so davvero bene come collegarla al racconto e al fascino che ha esercitato su di me. La canzone è infatti uno strano ma bellissimo rap italiano (del quale generalmente io non sono un grande fan). Potete guardare qui il Video.
La particolarità della canzone che forse ha catturato la mia attenzione sta forse nel fatto che, piuttosto originalmente, tratta di vampiri. Be', spiegarla è un po' inutile quando potete vederla da voi. Più di tutto, però credo di essere stato attratto dal suo ritmo.
Il suo ritmo ben studiato ha infatti svegliato nella mia testa l'immagine di una fuga, di un affanno e di uno strano dialogo/monologo. E' stata così forte, questa immagine, che, quasi senza accorgermene, mi sono trovato a prendere una pausa dalla stesura di "Funeral of Sand"
(mai fatto in vita mia) per seguire il ritmo della canzone e mettermi al lavoro su un'altra storia.
Curioso poi anche il fatto che la storia abbia preso forma proprio sotto le mie mani. All'inizio infatti l'unico intento del racconto era quello di descrivere la sensazione di terrore che pervadeva la vittima che questa mia fuga aveva "intravisto" (Tanto che, all'inizio, questo racconto doveva chiamarsi "Funeral of Flight", il Funerale della Fuga), ma quando quella fuga è finita è saltato fuori da solo tutt'altro senso che ha dato un senso davvero compiuto al racconto, inserendo una "introspezione" che davvero non avevo previsto... E ovviamente è stata una sorpresa molto gradita.
Un'altra cosa molto particolare è che in questo racconto Caron... Parla! Credo che l'unico altro momento in cui la mia bellissima Cacciatrice affronti un discorso diretto degno di questo nome (e non solo qualche frase dettata dalla necessità narrativa) sia quello dell'incontro con Rosemary (di cui potete leggere in "Funeral of Rose"). Meno sorprendentemente, i discorsi che fa sono inquietanti quanto la sua figura.
Spero vi illumini con la sua saggezza su quale sia davvero
l'essenza di quello che in questo racconto si celebra e cioè...
...Il
Funerale della Soglia. |