Torment

“Davvero? Davvero anche voi soffrite per le angherie di quel mondo?” La giovane dai capelli rossi le si fece incontro con passo sicuro e la fissò per qualche istante prima di risponderle.
“Certo. Parte del dolore che hai sentito durante il tuo viaggio deriva da imperfezioni che sono congenite a ogni essere umano e senza le quali la sua vittoria non sarebbe più la stessa; un’altra parte, però, deriva dal tuo senso di indignazione per l’arroganza che quel mondo dimostra nell'aggrapparsi con tutte le sue forze alle sue menzogne e nello schernire le cose che per te… Per Noi tutte sono tanto importanti. In questo modo, quel mondo protegge se stesso: infliggendo scherno e dolore verso coloro che sono diversi tenta di impedire che qualcuno imbocchi la strada della verità per paura della sofferenza. Perciò, fino a quando proseguirai in questa strada, aspettati solo bocconi amari da quel luogo di menzogna”
“E cosa… Cosa devo fare per…”
“Resisti… E nel Resistere diventa più forte. Se nella tua mente e nel tuo cuore sai quale è il valore della tua scelta, usa tale conoscenza come una luce che ti guidi. Concentrati su di essa e ignora o affronta gli impedimenti. Lamentarsi della sofferenza significa solo dimostrare che per te il tuo obbiettivo non vale il prezzo di qualche disturbo. Tuttavia ogni conquista viene al costo di qualche sacrificio; non si può ottenere nulla senza nulla dare in cambio. Chi non capisce questo e si lamenta di dover pagare un prezzo di sofferenza per ottenere la propria illuminazione fa un grave torto a sé stesso e alla propria strada. Nel mondo che hai appena visitato, le creature che lo abitano passano gran parte della loro vita a lamentarsi e spesso lo fanno per cose ben più futili della sofferenza del vivere. Quando una cosa non è loro gradita, anziché tentare di cambiarla, sprofondano in una serie riprovevole di commenti inutili che non fanno altro che peggio disporre il loro animo all’inevitabile malessere… È quanto mai strano che non si rendano conto che se non sanno fare fronte con la loro forza di volontà a simili sciocchezze ben difficilmente riusciranno poi a confrontarsi con il dolore che la loro debolezza li costringerà ad affrontare… Ora che hai varcato la Linea, temprare la tua resistenza e la tua sopportazione dovrà essere una tua priorità poiché il Tormento non ti abbandonerà mai e dovrai invece apprendere come trarne forza, anziché lasciarti indebolire da esso…” Seguendo quei preziosi consigli, l’Oscura giovane si trasse in piedi, volgendosi verso le sue tutrici e cercando di comprendere come loro, che tanto le sembravano già oltre quel cerchio di dolori e resurrezioni, stessero in quello stesso momento affrontando il loro Tormento.
“È davvero possibile che persino voi dobbiate subire questo eterno Purgatorio?” Chiese infine. Notturna non fece altro che riportarsi i lunghissimi capelli rossi dietro la spalla e voltarsi per riprendere il suo posto tra le due sorelle che già da tempo vegliavano sull’Oscura inizianda senza dire nulla, lasciando a Suspiria il compito di concludere ciò che aveva iniziato.
“Non solo è possibile… ma è essenziale… Ciascuna di noi è stata Forgiata dal proprio Tormento fino a diventare ciò che ora vedi. Scherno e arroganza sono sempre a portata di mano quando ci avviciniamo a quel mondo fasullo ed essi sono lo specchio di quello che noi stesse potremmo diventare se decidessimo di abbandonarci alla nostra iniquità. Ma da questo pensiero ciascuna di noi trova un modo diverso per far sì che diventi la nostra forza anziché la nostra debolezza. Notturna è colei che meglio incarna il desiderio di cambiare e di rinascere: come una fenice risorge dalle sue ceneri, lei brucia per il disprezzo e il disgusto per questa debolezza e per questo dolore… e puoi ben vedere nei suoi capelli quanto rossa e alta bruci la sua fiamma. Gelida è colei che più di tutte rappresenta l’essenza di ciò che resistere significa: tale è la chiarezza con cui vede la strada che non c’è nulla di quel mondo che sia in grado di distoglierla dal suo cammino ed ogni sofferenza o fastidio non fa altro che schiantarsi contro il suo cuore di ghiaccio senza poter nemmeno scalfire la sua determinazione. Domina, infine, è colei che più incarna il desiderio di porre le proprie scelte nella giusta via: il Tormento che la parte oscura genera è l’origine anche di tutta l’arroganza che giace in quelle creature deformi e lei comprende benissimo che solo una ferrea disciplina permette di Dominare il proprio male e quindi di evolvere a uno stato di coscienza superiore…” Notando una mancanza nel racconto della sorella, Oscura non potè fare a meno di voltarsi verso la sua guida per chiedere…
“… E Tu?” La domanda ovviamente attesa sembrò disegnare un sorriso davvero folle sul volto di Suspiria che si passò le mani tra i capelli raccogliendoli in esse, così dandosi un aspetto ancora più inquietante.
“Io?... Io sono forse l’Essenza del Tormento stesso… Quando cammino attraverso quel mondo corrotto e le sue menzogne mi si attaccano addosso tentando di trascinarmi a fondo con loro, quando quel mondo getta su di me la sua sofferenza per farmi pentire della mia diversità… Quando sento il Tormento attanagliarmi il cuore… Io mi sento veramente Viva! La sofferenza è per me il più chiaro segno della Via Giusta. Quando sento gli occhi di quelle creature su di me pesare ognuno di quelli che loro ritengono difetti, io gioisco in ogni loro disprezzo perché so che significa essere lontani da loro. Ogni volta che la loro realtà tenta di soffocarmi con le sue putride spire, io gioisco perché significa che sono diversa. Ogni volta che il mio cammino è ostacolato dal dolore, io accetto la sensazione con gioia perché è il più autentico segno del mio impegno a non tradire me stessa… Perciò… Non c’è ragione che tu ti vergogni per il fatto di provare dolore: non tentare di negarlo. Lascia invece che si schianti su di te ancora una volta come fece quando vedesti la linea per la prima volta e trova forza nel sapere che nonostante il dolore non sia affatto svanito tu puoi scegliere mille e mille volte di attraversare la Linea e di vincere ogni volta la stessa battaglia che hai vinto quel giorno. Questo è ciò che ti renderà davvero Viva. Un dolore che mai può svanire ma che mai può vincere. Questa sarà la Vittoria che ti dirà di essere ancora degna della Linea.” 
Chiudendo gli occhi, oramai completamente risollevata, l’Oscura inspirò profondamente l’aria sincera della sua vera casa e non potè fare a meno di sentirsi grata alle sorelle che l’avevano sospinta verso il mondo da cui proveniva proprio con il proposito di farle incontrare debolezza e sofferenza, perché sapesse che non erano svaniti nel nulla… Perché sapesse che poteva avere il piacere di sconfiggerli nuovamente. Era felice che l’avessero là sospinta perché potesse rendersi conto di essere ancora più grande di quando credeva.
Ora, infine, anche lei conosceva…

… L’Essenza del Tormento.”