BGM: “The Best is yet to
Come”
“Scacco Matto….” fu il flebile commento di Izu dalla sua non confortevole posizione…. E il sipario era calato davvero… Se la D’Monics non aveva già trasformato quel luogo in un suo magazzino, significava che non aveva dati su di esso e lo aveva lasciato in piedi nella speranza di un giorno riuscire a cavarne fuori qualcosa anche solo per caso…. Ma per ora lo scrigno rimaneva chiuso….
Il tenente barcollò un poco, come colpito da una silenziosa ed invisibile pallottola, mentre la sua mente tentava inutilmente di lottare contro l’evidente mancanza di ulteriori soluzioni…. Poi la rabbia prevalse, scatenata dal risolino di scherno che quella inutile cavia continuava a sfoggiare….
“Cosa hai da ridere, pezzente?!!!” Urlò tornando ad afferrarlo violentemente per il bavero “Cosa credi di aver fatto?!! Cosa credi di essere?!! Un Eroe?!! Non sai nemmeno cosa hai portato via!!”
“So… So che lo stavate cercando… e ora non lo potete più trovare… Questo mi basta…”
“Tu non sei altro che una stupida cavia! Non sei stato tu ad ordire tutto questo! Chi è stato?! Dimmi chi è stato!!”
“Eh eh…. Finalmente un punto a suo favore… Signore… Sono stato aiutato, sì certo…. Ma nemmeno io so chi sia stato… Solo una Voce senza volto… un altro vicolo cieco, suppongo…”
“Stupida nullità!! Ti senti grande?! Ti credi forte?! Credi di aver fregato la Corporazione?! Credi che quello che hai fatto faccia di te un eroe?! Non sei niente! Chi credi che ti abbia aiutato?! Dio?! Gli Spiriti?! La Voce della Giustizia?! Chi credi che abbia abbastanza potere da mettersi contro la D’Monics?!!” Urlò l’ufficiale con gli occhi iniettati di sangue “Te lo dico io chi ti ha aiutato! Un’altra Corporazione!! Credi di aver fatto l’eroe o il paladino dei pezzenti con questo tuo gesto, ma in realtà non hai fatto altro che cambiare Burattinaio!! Eri così preso ad autoconvincerti che potevi contare qualcosa nella tua miserevole vita che ti sei scordato che gli inetti come te non sono buoni per altro se non fare da pedine a quelli come noi!! Non hai fatto altro che sottrarre qualcosa a una Corporazione per consegnarla nelle mani del tuo nuovo padrone! Ecco! Ecco qui che grande eroe sei stato!!” Lo sfogo del militare fu seguito da un assordante silenzio, il volto di Izu, tornato serio nel sentire quelle parole, tornò a quel sorriso beffardo…
“… Un altro punto a suo favore, tenente…” Ammise con ironia il ragazzo che oramai sentiva la vita scivolargli via come sabbia tra le dita “…Le cose sono andate effettivamente un po’ diverse… da come me le aspettavo…”
“Come fate a non accorgervi di quanto siete stupidi?!” Sbottò Higa “E cosa ti aspettavi?! Che avresti potuto davvero scappare alla D’Monics e vivere “Felice e Contento”?! Che avresti potuto vendicarti?! Contro una Corporazione?! Non ti sei reso conto di quanto sei ridicolo?!”
“A dire il vero… Speravo di saltare per aria insieme a voi… Ma pare che… Che questo posto non sia nemmeno vostro… Suppongo mi abbiano fregato davvero…” Preoccupato da quell’ultima affermazione, il militare si voltò verso il suo sergente: non aveva certo voglia di detonare insieme a quella nullità, oltre ad aver fatto un buco nell’acqua… Ma il suo sottoposto non sembrava preoccupato per quell’evenienza, benchè certo non fosse l’emblema della serenità…
“No, signore… Non rilevo anomalie nella struttura… Non ci sono esplosioni in vista… Ma ho rilevato nuovamente quella traccia sconosciuta… E’ un po’ troppo vicina, se mi permette… E’ sicuro che sia una buona idea trattenerci ancor….” Ma il tenente lo azzittì con un gesto della mano, per poi tornare allo stanchissimo Izu
“Allora ecco la tua ultima possibilità, pezzente… Sei l’emblema vivente dell’idiozia di voi esseri inferiori: dovrei riportarti indietro e appenderti fuori dal palazzo con al collo un cartello con scritta questa tua patetica avventura, così tutti capirebbero che quelli come voi sono solo destinati a essere legittima proprietà della Corporazione… Perchè siete troppo stupidi per anche solo pensare da soli… Ma se tu adesso mi dici subito dove hai messo quell’affare, io farò in modo che tu muoia qui senza che nessuno venga a sapere di questo tuo ignobile fallimento… E lascerò credere agli altri che ci hai almeno provato… Cosa ne dici? Potrebbero addirittura sperare…. E prometto anche che ci scorderemo di quell’altra smorfiosa che ti sei portato dietro…. Allora, cosa dici? Credo sia un’offerta estremamente generosa. Specie per un inetto come te… Solo un vero idiota si sarebbe lasciato manipolare in questo modo per una ricompensa così stupida come l’eroismo… Ma puoi riscattarti, grazie ai tuoi generosi padroni: prendi al volo questa ultima occasione, dimostra che non sei un idiota completo” Izu, con lo sguardo ormai troppo stanco per avere una qualunque espressione fece il possibile per tenere il capo rivolto verso il militare ed il tono della voce più presente possibile
“Sa…. Forse mi ero sbagliato… Forse non è un idiota… In fondo… In fondo ha ragione… Credo che davvero io mi sia lasciato usare… Usare da un’altra corporazione… Abbagliato dall’illusione, è probabile che mi sia sfuggita la spiegazione più elementare… perciò… credo che abbia proprio ragione… credo che questa sia… sia…la mia ultima occasione… Così… Così, la prego… torni dai miei amici al laboratorio… e gli dica… gli dica così…. forse questa per voi delle Corporazioni…. non è stata altro che un’altra sceneggiata… e noi siamo stati solo degli inutili burattini… ma gli dica… che, anche così, ho preferito Morire… credendo in un’inutile e impossibile Speranza… Piuttosto che Sopravvivere… accettando il vostro perverso e ingiusto Dominio… In questo… Io credo di essere morto da essere umano… anche se ho vissuto da bestia…” E con quelle parole il suo volto si rasserenò… non più portatore di un’immagine di scherno per i suoi aguzzini, ma della Tranquillità di chi pare aver trovato finalmente qualcosa che da tempo cercava… E in quel momento, il suo sguardo si fece più assente, i suoi occhi più vacui… E ora che il mondo cominciava a sparire dalla sua vista, compariva con più chiarezza la figura in piedi accanto a lui… come in attesa di qualcosa…
“Non osare!!” Urlò il Militare sia per l’oltraggio di non essere riuscito a piegare il giovane, sia nel disperato tentativo di non lasciarsi sfuggire la sua ultima possibilità di successo “Dimmi dov’è quel maledetto affare!!!! Non osare morire!!!” Sbraitò agitandolo in preda alla furia
“Signore!! Signore si fermi!! Abbiamo affari più urgenti!! Ho la rilevazione di quella traccia ignota!! E’ qui dentro! E’ dentro l’edificio! Potrebbe esserci addosso da un momento all’altro!!” Incapace anche quasi di respirare, Higa si rimise in piedi, tentando di prendere una decisione razionale nel più breve tempo possibile… Ma non fu abbastanza svelto… Per la prima volta, Izu, sulla soglia da cui non avrebbe più fatto ritorno, percepì con l’animo come un fremito che attraversò l’ombra al suo fianco… e per la prima volta sentì la Voce parlare con tono chiaro e cristallino… e non colse più il senso di parole estranee come ovattate intuizioni… ma, sul limite che aveva raggiunto, possedeva un udito che gli rese perfettamente comprensibile l’idioma della Voce… Disse solo Due parole… Ma furono pronunciate con tanta enfasi e solennità, che si fecero strada a forza anche nella gola morente di Izu, perchè lui le pronunciasse allo stesso istante della sua oscura guida… Due parole semplici… Ma bastarono a spargere il panico tra i suoi aguzzini…
“E’ Qui…” Riecheggiò il monito tra le scarne pareti di quella che non era ormai più la tomba di lui solo. Pervasi da quel terribile presagio, i militari si voltarono a confrontare la minaccia che avvertivano alle loro spalle…..... Ma ormai… era troppo tardi… E anche Izu… Potè infine chiudere gli occhi per riposare un poco… Con un ultimo pensiero rivolto alla sua dolce Ari che lo accompagnava verso il sonno sereno che possono dormire solo gli Uomini… e non le Bestie… |