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-Soundtrack:
Turning Tide
--Luna e John camminavano fianco a fianco silenziosi… Era davvero un bel pasticcio quello in cui si erano cacciati e sembrava proprio che non ci fosse una soluzione felice e che stavolta fosse davvero finita… Anche se il sole era alto e splendente, annunciando l’inizio di una primavera stupenda, questa volta era difficile rallegrarsi per la rinascita di Cerere. Luna aveva dentro di sé una tristezza ed un senso di colpa che poco spazio lasciavano a una qualunque speranza, sentiva su di sé tutto il peso della responsabilità di ciò che era successo ed il fatto di essere la causa dei guai di John la faceva sentire davvero male… Non sopportando più quel tremendo silenzio, la ragazza fece uno scatto in avanti e si mise davanti a lui esclamando
“Scusa Johnny, mi dispiace! Non volevo causare tutti questi danni…” Ma lui, anziché mostrarsi arrabbiato o depresso per l’avvenuto, sorrise dolcemente, come il sole faceva con il cielo azzurro…
“Non importa… Non preoccuparti, non è niente…”
“Ma come sarebbe, non è niente?! Io ti sto causando solo problemi! Scusa, sono davvero una maledizione…”
“Basta Luna… Non voglio che dici delle cose così terribili…Andrà tutto bene, vedrai…” Gli occhi di lei tremarono, lucidi e un poco disperati, sapendo che l’amato mentiva… Poi si fecero coraggio e ritrovarono luce
“Non preoccuparti, John, non dovrai lasciare il lavoro, lascerò io la scuola!” Lui spalancò gli occhi stupito, poi tornò a sorridere, contento del fatto che non si fosse rassegnata e fosse tanto premurosa
“Grazie, ma… davvero, non c’è bisogno…”
“Ti prego, è stata solo colpa mia, non c’è ragione che tu subisca una punizione perché io ho fatto una sciocchezza! E poi non voglio lasciarti, non voglio che tu vada via…”
“No, neanche io voglio andarmene, piccola, non preoccuparti, ma non voglio che lasci la scuola, darò le dimissioni e mi cercherò un altro lavoro…”
“Ma, John! Non è giusto che sia sempre tu a sacrificarti, io finora non ho mai fatto nulla per te. A me non importa nulla della scuola, sono molto più avanti di tutti gli altri e non ho amici né altro che mi leghi a questo posto, è solo pieno di gente stupida ed arrogante che non capisce quali sono le vere cose importanti della vita! L’unica persona che mi è cara e lo rende accettabile, sei tu… So quanto conti per te l’insegnamento e quanto impegno ci metti, a te importa davvero di insegnare, mentre a me non interessa nulla, quindi, visto che purtroppo non potremo più stare insieme a scuola, allora è meglio se quella che molla sono io!”
“Luna, capisco che tu mi voglia aiutare, ma ti stai lasciando trasportare dalla foga. E’ vero, a me piace insegnare, ma sono uno come molti altri, ci sono tanti che potrebbero prendere il mio posto…”
“No, non è vero! Tu sei il migliore! Non ce ne sono altri come te, lo sai, come lo sanno tutti loro! Hai dovuto fare il supplente anche se eri già qualificato per essere di ruolo e nei due anni in cui sei stato qui sei anche riuscito a conseguire un’altra laurea. Adesso però un posto di ruolo si è liberato e, anche se ci sono molti supplenti più anziani di te, sai bene che il posto lo avrebbero sicuramente assegnato a te, perché non possono negare i tuoi risultati!”
“…Anche se fosse così… - replicò lui calmo - …questo non significa nulla, io ho già imparato ciò che mi interessava, ho cercato di trasmettere questo mio amore per il sapere anche ad altri, per questo ho fatto il professore, ma mentre affrontavo questa esperienza nuova, ho incontrato te e ho capito che anche se quello era un mio grande sogno, c’era qualcosa che io amavo ancora di più, amavo te, Luna… Se sono almeno per un istante riuscito a farti capire quanto sia bello conoscere ed imparare sempre nuove cose, allora io non desidero più altro e considero il mio sogno realizzato, ora tutto ciò che posso ancora desiderare è di rimanerti accanto e di vederti felice…” Lei singhiozzò leggermente ed ai suoi begli occhi si affacciò una lacrima
“Ma… Ma… Per te quel posto significava davvero tanto… Johnny, io…”
“…Per me non significa nulla, l’unica cosa che per me ha un significato sei tu, Luna, e tu sei una ragazza straordinaria, molto più straordinaria di me. Hai le capacità per diventare qualcuno davvero, hai un dono che potrà davvero cambiare le cose un giorno. Forse con quel dono potrai fare cose incredibili, per te e per gli altri, ma se adesso abbandoni e lasci la scuola, se non ti diplomi non potrai mai andare avanti con gli studi e non potrai cambiare le cose dall’alto… Luna, tu puoi volare, non puoi chiedere a me di fermarti, non posso fermare il tuo volo, mi si spezzerebbe il cuore… Hai ragione, sono delle persone povere di spirito quelle che decidono in quella scuola e non ci permetteranno di rimanere assieme in questa “situazione scandalosa”, come la chiamano, ma se c’è qualcuno che deve lasciare, è meglio che quello sia io…”
La ragazza rimase silenziosa a guardarlo, gli occhi sempre sul punto di lasciarsi andare alle lacrime… Johnny l’amava, l’amava davvero… Lui aveva atteso e favoleggiato per anni riguardo a quel posto di ruolo e il solo pensare a quell’occasione lo faceva sorridere, ma ora… Ora sorrideva mentre diceva che avrebbe abbandonato quell’occasione e sorrideva perché voleva che lei “volasse”… Tante volte si era chiesta se John non le permettesse di stare al suo fianco solo perché colto da compassione per quella ragazza ripudiata dal mondo, ma ora Luna sapeva che anche lui la amava davvero, come lei amava lui… E proprio ora che lo sapeva… Doveva fargli tanto male costringendolo a sacrificarsi per lei?… La tristezza le stringeva il cuore, ma non voleva, non poteva lasciare che succedesse, non ora… Non ora che potevano “volare” insieme…
“Sposami!” Disse solo lei decisa, svanita ogni traccia di lacrime nei suoi occhi
“Ma… Luna… Sei troppo giovane per…”
“Non mi importa: Sposami! Tutti quegli stupidi hanno tanto da ridire perché sono convinti che facciamo chissà cosa di nascosto, ma noi non abbiamo nulla da nascondere! Se mi sposi, dovranno tacere, perché sapranno che ci amiamo davvero e non viviamo, come credono loro, nel peccato! Loro vogliono che il buon nome della scuola non sia macchiato dalla nostra “scandalosa relazione”, non gli importa d’altro. Una volta che fossimo sposati, non ci sarebbe nessun motivo per chiederci di andarcene o di non frequentarci più… Johnny, io ti amo, lo sai, come sai che non sono una ragazzina tanto infantile da prendersi una cotta passeggera per un professore, voglio che tu sia felice, voglio che siamo felici insieme. Per me non fa alcuna differenza… Voglio dire: sposati o no, io ti amerò allo stesso modo. Potremmo sposarci anche mille volte e non potrei amarti di più perché oramai il mio cuore è tanto stracolmo d’amore che batte solo per te e non ha pensiero per altro. Ma se è necessario farlo per poter fare sapere agli altri di tutto questo, io ti sposerei oggi stesso ed ogni altro giorno della mia vita…” John ascoltò pensieroso per alcuni istanti. Tacque facendo temere a Luna che le sue parole non fossero state profonde a sufficienza, ma poi… Scosse un poco il capo sospirando felice
“Luna… Mai per un istante ho pensato che tu fossi anche solo lontanamente nella posizione di dire una cosa infantile… forse puoi pensare che abbia difficoltà a vedermi sposato con una sedicenne, ma… Non è proprio così… grazie a te ho imparato quanto la vita sappia sorridere e quanto sia bello avere un cuore che avvampa per amore… ora, se mi chiedessero proprio adesso di scegliere immediatamente una persona con la quale condividere il resto dei miei giorni, senza possibilità di tornare indietro… Sappi che nemmeno per un solo istante esiterei dal rispondere con il tuo nome… Perciò se vuoi concedermi la tua mano, questo sarà per me l’onore più grande e l’orgoglio della mia vita… Luna Karmìna Corilena… Vuoi Sposarmi?……”
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