Last Stand

Last Stand

Vai alla versione inglese di questo Documento

Cammy viaggiò lontano fino a raggiungere le Americhe, sempre inseguita dal senso di inadeguatezza che accompagna tutti i militari che cercano un posto nel mondo civile; a New York, Cammy trovò un’altra persona in fuga da un passato burrascoso e traditore e che oltretutto poteva scambiare colpi alla pari con lei: il suo nome era Chun-Li, o come si faceva chiamare, "Violent Storm", un’orientale che era stata addestrata come assassina dalle più spietate mafie cinesi alle quali era sfuggita miracolosamente. Per diversi anni le due fecero coppia inseparabile nella polizia di N.Y., guadagnandosi la fama di grandi combina guai, fino al giorno in cui non vennero a sapere che la Tyron stava cominciando a muovere le sue pedine in modo sospetto. La megacorporazione era infatti sul punto di riuscire a sintetizzare una droga in grado di causare la trasformazione genetica da un essere umano normale in uno Zooantropo; a questa allarmante notizia, le due si misero all’opera per osteggiare la Tyron, ma il loro compito era pressoché titanico, ora che erano sole e che tutti gli Zooantropi in grado di aiutarle erano dispersi o morti, ma fortunatamente, proprio in quel periodo il caso aveva riunito a N.Y. tre giovani Zooantropi ignari del proprio dono, che Cammy e Chun-Li presero a monitorare e ad aiutare per salvaguardarli dai guai in cui continuavano a cacciarsi, nonostante che i tre se la cavassero benissimo anche senza il loro aiuto. Infine, la Tyron, stanca di avere queste due spine nel fianco ad intralciare i passi finali del loro sogno millenario, fecero un incontro più che fortuito, fortunoso: venne in loro soccorso un uomo da sempre assetato di potere che vedeva nella collaborazione con la Tyron la possibilità di ingigantire le sue schiere di servitori: Rolento Shugerg. Shugerg anche questa volta aveva fiutato la meraviglia che si apriva nel futuro: con la capacità di creare Zooantropi dagli esseri umani, la unica vera difficoltà che Shugerg incontrava nella sua carriera, quella di reclutare veri Zooantropi nella sua spietata squadra, poteva essere facilmente risolta. Questo unita alla capacità di fare il lavaggio del cervello posseduta dalla Tyron gli avrebbe concesso di trasformare la sua squadra di militari mercenari in un vero e proprio esercito di creature delle tenebre. Shugerg tornò quindi dai suoi creatori rimettendo al loro servizio l’intero corpo dei Cobra Scarlatti; creò decine di nuovi soldati e sebbene in questo modo perse la possibilità di addestrarli tutti personalmente, conseguentemente riducendone le effettive capacità tattiche, guadagnò un grande numero di truppe e la loro totale obbedienza per quanto abbietto fosse il piano. Con una simile forza al loro servizio, la Tyron sembrava aver ribaltato il risultato che con tanta difficoltà le due ragazze avevano raggiunto…

Shugerg, ignaro fino a quel momento di dove la sua vecchia allieva si fosse rifugiata, apprese dalla Tyron che la sua vecchia cicatrice si trovava proprio nel mezzo del campo della sua prossima missione; Shugerg non aveva l’ordine di eliminare Cammy, ma di far sparire in un clamoroso incidente tutte le carte da un palazzo della Tyron prima che informazioni segrete sui loro campi di sperimentazione cadessero nelle mani sbagliate, tuttavia, Shugerg sapeva che la presenza di un soggetto come Cammy avrebbe potuto facilmente vanificare qualunque piano per quanto perfettamente congegnato, così prese provvedimenti per eliminarla prima che il piano prendesse il suo effettivo via. Shugerg chiamò a sé il suo migliore soldato, uno di quelli cresciuti nella vecchia guardia: "Marvel" Gado. Marvel era la figlia adottiva di Alan Gado e poco prima che la missione in medio oriente prendesse il via, aveva dato le dimissioni dalla squadra per mettersi in cerca del padre scomparso; Shugerg la richiamò in servizio rivelandole di aver scoperto che il padre era purtroppo deceduto, per mano dello stesso traditore che aveva condotto Ogami alla tomba e la squadra alla sua disastrosa azione in medio oriente: Fast Reload. Shugerg disse a Marvel di aver localizzato l’obbiettivo, ma che aveva ben pensato che lei volesse occuparsene personalmente, oltre ad addolcirla dicendole che per un avversario come Cammy lei era l’unica in grado di portare a termine l’incarico. Marvel, accecata dall’odio e dal desiderio di vendetta per un padre che anni di ricerca non avevano ritrovato, partì alla volta di New York; in questo modo, Shugerg pensava di aver segnato un punto in ogni caso: se Marvel fosse riuscita nel suo intento, Cammy sarebbe stata eliminata e la missione sarebbe riuscita perfettamente, se avesse fallito, la figlia di Gado, di certo l’elemento più pericoloso all’interno della sua squadra che ancora mancava di essere "sostituito", sarebbe stata rimossa senza alcuno sforzo da parte di Shugerg. La missione, tuttavia, andò molto diversamente: mentre Cammy e Chun-Li si occupavano del grosso della squadra posta al diversivo numero uno, i tre suddetti giovani individui, si adoperavano per far fallire il punto chiave di tale diversivo, ma, alla fine del loro tentativo eseguito con successo, Marvel ingaggiò un combattimento corpo a corpo con Cammy sulla cima della diga che i Cobra scarlatti dovevano far saltare, con il risultato di pareggio, capitolando entrambe nelle furiose acque sottostanti…

Cammy trascinò, malconcia, Marvel fuori dalle acque e le prestò i primi soccorsi, non desiderando la morte di una cara compagna e amica, specie non per colpa di Shugerg… Al suo risveglio Marvel fu costretta ad ascoltare tutta la storia di Cammy e, sebbene la ragazza non fosse dotata della lingua d’argento di Shugerg, la sua sincerità e la sua franchezza la convinsero più di ogni truffa o inganno; comprendendo il gioco in cui Shugerg aveva invischiato entrambe, le ragazze si lanciarono alla volta del diversivo secondario: un palazzo preso in ostaggio da dei falsi terroristi guidati da Shugerg in persona: era l’occasione per chiudere i conti una volta per tutte con l’Uomo del Destino

L’irruzione di Cammy, Chun-Li e Marvel fu tra le più spettacolari di tutta la storia della polizia, si concluse con una sparatoria di proporzioni titaniche alla quale prese parte lo stesso Shugerg ed infine, Cammy e quest’ultimo, sul più alto piano del palazzo, rinnovarono la loro sfida all’arma bianca. Nonostante anche questa volta lo scontro fosse finito in pari, questa volta fu Shugerg a decidere per una ritirata strategica, nonostante tutto compiaciuto di aver sottratto alla sua allieva la preda tanto anelata. Nonostante le follie di Cammy per impedirne la fuga, The Man of Destiny riuscì a portarsi alla fine fuori tiro, ma lasciò a Cammy ciò che contava forse di più di una vittoria: un’alleata di grande potere come Marvel che, soprattutto, era a conoscenza di tutta la storia.

The Sylicon Ville Accident

Back